domenica 24 settembre 2017

FOCACCIA AL SESAMO

INGREDIENTI:
250 gr di farina
7 gr di lievito per pizze e focacce
200 ml di acqua tiepida
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sesamo q.b.

PREPARAZIONE:
In una terrina mettere la farina, il lievito, il sale, lo zucchero e mescolare. Aggiungere gradatamente l'acqua tiepida e mescolare fino ad ottenere un impasto elastico e compatto. Lasciar lievitare per un'ora circa coprendo con un panno appena umido e in ambiente tiepido. Stendere la pasta (deve raggiungere i 2-3 cm di spessore) sulla carta forno, precedentemente unta con un pochino di olio d'oliva e lasciare lievitare ancora per altri 45-50 minuti, sempre coprendo con un panno. Con le dita "disegnare" il motivo a rombi sulla superficie della focaccia, spennellare di olio e guarnire con i semi di sesamo; 20 minuti prima di infornare la focaccia, preriscaldate il forno a 250°. Cuocere la focaccia per 8 minuti a questa temperatura e altri 5 minuti circa a 200°.  Sfornare e tagliare a quadrotti. 







POLPETTINE DI QUINOA

INGREDIENTI:
150 gr circa di quinoa
3 patate di media grandezza
due cucchiaini di curcuma
1 cucchiaino di curry
1 cucchiaino di paprika
2 cucchiai di prezzemolo
pane grattugiato
semi di sesamo
olio extravergine per friggere
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Cuocere la quinoa in circa 300 gr di acqua. Lessare le patate e schiacciarle con una forchetta. Mettere quinoa e patate in una terrina e aggiungere le spezie, il prezzemolo, il sale e il pepe; mescolare bene tutti gli ingredienti. Con le mani inumidite con acqua, modellate delle polpettine poco più grandi di una pallina da ping pong. In un piatto versare un po' di pane grattugiato e qualche cucchiaio di semi di sesamo. Passare le polpettine in questa panatura. Scaldare un filo di olio in una padella antiaderente e cuocere le polpettine fino a quando imbiondiscono un po'. Servire calde. 
Un consiglio: per la quinoa suggerisco di acquistare quella proveniente dal commercio equo solidale così si aiutano le popolazioni più bisognose e le micro cooperative di agricoltori e non si va ad ingrassare le multinazionali che invece i contadini li sfruttano in cambio di miseri salari.